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Costo smart working: quanto spende un lavoratore da casa

lentepubblica.it • 19 Ottobre 2022

costo smart workingLo smart working è sempre più diffuso, ma con l’aumentare del costo delle bollette, le spese si abbattono sul lavoratore. Vediamolo insieme nel dettaglio.


Costo smart working: il lavoro agile è stata l’unica via possibile per milioni di lavoratori durante la pandemia di Covid-19. Ma si tratta di una tendenza che è continuata anche oltre la pandemia.

Proprio per questo, molti posti di lavoro hanno previsto per i dipendenti alcuni giorni a settimana in smart working.

La guerra in Ucraina, però, ha alzato notevolmente i costi di energia e gas, spese che vanno ad influire direttamente nelle tasche del lavoratore, se lavora da casa.
Vediamo allora qual è il costo dello smart working.

Costo smart working: quali sono le spese del lavoratore

Come detto, sempre più lavoratori richiedono di lavorare in smart working, accordandosi coi datori di lavoro con nuovi contratti.
Ma è anche vero che sta arrivando la stagione più fredda e anche quella più temuta dai consumatori, che si aspettano una stangata per i costi incrementati di energia e riscaldamenti.

Secondo le stime, un lavoratore in smart working risparmia circa 1000 euro all’anno in spostamenti. Ma, con l’aumento delle bollette, questo risparmio potrebbe essere vanificato dagli alti costi di luce e gas.

L’indagine di Altroconsumo

costo smart workingSecondo un’indagine di Altroconsumo, per Il Sole 24 Ore, si stima un incremento fino a 323 euro per l’energia elettrica e fino a 476 euro per il gas.

Sono stati immaginati due scenari: uno che prevede una casa con due persone, con un consumo medio di 1900 kWh annui e uno che prevede una casa con tre persone (due adulti e un bambino) con un consumo medio che arriva a 2700 kWh.

In entrambi i casi viene considerato il riscaldamento autonomo e uno smart working completo, con 5 giorni di lavoro da casa.

Per l’utilizzo del pc è stato stimato un consumo annuo aggiuntivo di 130 kWh e un incremento pari al 5% del consumo di partenza, per considerare i consumi diffusi, difficili da mappare e identificare singolarmente.

Il risultato è di 95 kWh in più all’anno per la casa con due persone e 135 kWh in più all’anno per la casa con tre persone.
Aggiungendo le altre spese, come l’illuminazione, la climatizzazione estiva e l’uso della lavastoviglie, gli aumenti sono i seguenti:

  • 298 euro in più all’anno per la famiglia composta da due persone;
  • 323 euro in più all’anno per la famiglia composta da tre persone.

Ma ci sono da considerare anche i consumi del gas.

“Rimanere a casa per lavorare implica che la temperatura non possa essere impostata al di sotto di una certa soglia. Immaginiamo che (in linea con il piano Cingolani), il termostato sia impostato per garantire una temperatura che oscilla tra i 19 e i 20 gradi. Gli effetti sulla nostra bolletta sono i seguenti: +13% dei consumi in metri cubi (più o meno un mese invernale con temperature non molto rigide), pari a 476 euro in più in bolletta (+12,7% di spesa)”.

Per quanto riguarda il gas, si stimano circa 476 euro in più sulla spesa annua.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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